“Come siamo stupidi quando pensiamo che ci sia gente che non ha neanche una corda capace di vibrare!” (cit. don Lorenzo Milani)
“Corde che vibrano”, questo è il nome affidato alla 41° edizione di formazione nazionale del Progetto Policoro, tenutasi dal 9 al 13 Maggio 2022, a Sacrofano (RM).
A questa formazione nazionale hanno partecipato gli Animatori di Comunità delle 122 diocesi coinvolte nel Progetto Policoro; la seconda in presenza dopo due anni di “non presenza”.
Dopo l’accoglienza degli Animatori presso la Fraterna Domus a dare il via ai lavori è stato don Bruno Bignami con la preghiera iniziale e il saluto di benvenuto. Sessioni plenarie, laboratori, momenti di spirituali, ma anche testimonianze e approfondimenti di buone pratiche al servizio del territorio. Per la prima volta l’intero triennio ha vissuto la Scuola di Economia Civile in presenza, accompagnati da diversi professori e realtà associative nazionali, come la GIOC, Confcooperative, la SEC.
Suor Raffaella, don Michele Falabretti e don Marco Pagniello hanno guidato ogni giorno i ragazzi attraverso la Lectio mattutina.
Durante le prime giornate tutti gli Animatori di Comunità hanno ricevuto il sussidio “Percorsi di Fraternità” scritto da Don Bruno Bignami, Rosa Angela Silletti, Alessandro Colasanto e dal nostro Don Mimmo Natale.
Anche questa volta è presente nella cappella della struttura, un angolo dedicato al raccoglimento e alla preghiera con “La tenda di Abramo”, oltre ad un momento dedicato alla Pace per l’unità dei popoli nel bosco della struttura.
Il direttore di Caritas, don Marco Pagniello, insieme al coordinamento nazionale del Progetto Policoro, ha tirato le conclusioni venerdì 13 maggio con un concetto riassunto:
“in questi giorni passati insieme, che hanno il gusto della condivisione – ha detto in fase conclusiva – riconosciamo la radice del senso della nostra vocazione di animatori: il nostro impegno assume un senso tanto più significativo e entusiasmante, quanto più si sviluppa nel donarsi gratuito di sé agli altri, in modo particolare ai giovani. Icona emblematica di questa relazione sana e edificante è quella del buon samaritano. Il Buon Samaritano, non guarda dall’altra parte, si ferma, prende in braccio il ferito, lo accompagna alla locanda, si prende cura di lui, paga il conto e, soprattutto, gli dedica il suo tempo.”
Da questi giorni di formazione parte un sogno condiviso: abitare la nostra Chiesa a partire dai propri territori e far vibrare la vita di tanti giovani che incontreremo.
Qui di seguito video sul sussidio e un assaggio delle giornate vissute dai ragazzi a Sacrofano:
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