Il progetto era finalizzato a realizzare un nuovo Emporio Sociale e a sostenere le Mense già presenti nella nostra Diocesi.
DESCRIZIONE DELL’ANDAMENTO DEL PROGETTO
La realizzazione dell’Emporio si è avviata in un immobile confiscato alla criminalità e messo a disposizione dal Comune di Acquaviva delle Fonti. L’emporio, quale luogo di distribuzione coordinata e gratuita di generi alimentari di prima necessità, nasce come risposta ad un bisogno concreto della collettività in merito al sostegno alimentare delle famiglie in particolari situazioni di disagio economico. È coordinato dalle 6 Caritas parrocchiali di Acquaviva ed ha come beneficiari diretti gli assistiti delle Caritas parrocchiali.
Il progetto si è sviluppato portando a termine 4 obiettivi:
- Adeguamento strutturale immobile destinato all’Emporio
- Acquisto attrezzature e arredi Emporio e Mensa
- Formazione dei tutor e volontari
- Avvio dei servizi
IMPATTO DEL PROGETTO
Il progetto ha permesso:
- una reale collaborazione tra le Caritas parrocchiali nella organizzazione dei servizi e nella conoscenza del territorio
- una fattiva collaborazione tra gli enti pubblici (in particolare i servizi sociali comunali), la Caritas Diocesana e le Caritas parrocchiali
- un coinvolgimento maggiore dei beneficiari non tanto nel ricevere risposte ai bisogni alimentari primari quanto nel ricevere proposte formative che accompagnano i beneficiari in un percorso finalizzato ad un uso corretto dei beni alimentari.
- il progetto è stato pensato sin dagli inizi in sintonia con i servizi territoriali e con le parrocchie ciò ha permesso una ricaduta sul territorio in termini di formazione, informazione e coinvolgimento nelle attività di sostegno a chi è nel bisogno.
- Una formazione sullo spreco alimentare e sulla buona gestione della famiglia attraverso la sala di formazione presente in Emporio
IL PARTENARIATO
i soggetti partner (Comune e Parrocchie) sono stati coinvolti sin dalle prime fasi.
- il Comune attraverso la stipula di una convenzione che prevede non solo l’utilizzo di un immobile confiscato alla criminalità, ma anche la formazione di una commissione di valutazione e programmazione e la partecipazione, anche economica, dello stesso.
- Le parrocchie, attraverso i responsabili e i gruppi Caritas, sono state coinvolte in tutte le fasi di progettazione, realizzazione e verifica del progetto stesso.

